I pazienti appaiono in buona salute, senza nessuna alterazione fisica o biologica, eppure manifestano un dolore diffuso, che si estende ai muscoli, alla pelle, fino ai tendini e ai legamenti. Ciò limita fortemente i soggetti nello svolgimento delle attività più semplici.
La fibromialgia è una malattia molto insidiosa, difficile da distinguere a causa della genericità dei suoi sintomi (dolore diffuso combinato a varie manifestazioni cliniche) e della mancanza di lesioni negli organi. Non esistono esami di laboratorio in grado di scovare con precisione la malattia o aiutare il diagnosta nella sua ricerca. Per cui è probabile che il paziente affronti un lungo percorso di visite mediche, rivolgendosi a diversi specialisti, prima di ottenere una risposta definitiva.
Per curare questa particolare condizione è necessario un approccio multidisciplinare, che ricorra sia a terapie farmacologiche, con ampio uso di analgesici, miorilassanti, anti-infiammatori non steroidei nell’attacco acuto; e trattamenti riabilitativi meno convenzionali, come l’agopuntura, l’ipnoterapia, il biofeedback, r terapie naturali con piante rilassanti adattogene durante la fase meno acuta. L’obiettivo è agire sul tono muscolare e la percezione del dolore, in modo che quest’ultima si abbassi, agendo anche con un’azione autoconsapevole.